Il mese di dicembre è un po’ per tutti il momento giusto per fare qualche bilancio. Tirare le fila di quello che è successo nei dodici mesi precedenti, non solamente a livello lavorativo ma anche personale. Il mio bilancio di fine anno non è un calcolo matematico, ma un momento di introspezione: ripercorrere gli avvenimenti per vedere tutte le sfide con cui mi sono interfacciata e trarne utili lezioni al fine di guardare al futuro con nuovo slancio.
Il 2022 è stato anno molto duro per me. Ho perso un carissimo amico a causa del Covid, il mio gatto di 14 anni a causa di un tumore e mio padre per via del cancro. Affetti che hanno profondamente influenzato la mia esistenza.
Tutto ciò è successo in un momento cruciale della mia carriera a cui ho dedicato gli ultimi dieci anni della mia vita. Anni in cui i sacrifici non si contano.
Ad essere onesta, devo dire che non mollare non è stato affatto facile. Fare esperienza di diversi lutti, tra cui uno particolarmente importante e dover allo stesso tempo rimanere concentrata sul lavoro e gli obiettivi è stata una sfida enorme per me. Essere la CEO di un’azienda in crescita come XY è un enorme responsabilità che mi sono assunta e che ho promesso di rispettare ogni giorno. Anche nei giorni più duri.
Essere una CEO significa spesso essere sola e al comando. Ogni decisione che prendo oggi, in questa fase di crescita, è una scelta decisiva. Vivere o morire. Questo, come sappiamo, richiede chiarezza di pensiero e tranquillità, condizione che non è stata molto facile da mantenere nel corso di quest’anno.
I lutti di cui ho fatto esperienza, mi hanno permesso però di provare anche un altro fortissimo sentimento, quello della gratitudine. Gratitudine verso me stessa, certo, per non avere mai mollato ma anche verso tutte quelle persone che mi sono state vicino a mi hanno supportato ogni giorno in questo viaggio tortuoso che è stato il 2022. La gratitudine inoltre, l’ho provata, molto forte e profonda, verso gli affetti che ho perso, per quello che mi hanno donato mentre ancora erano con me e per tutti quegli insegnamenti, di cui proverò a fare tesoro per tutta la vita.
Infine, la mia gratitudine va sicuramente alla vita. Essere vivi e sani dopo questi anni di pandemia e di difficoltà va vissuto come un dono enorme e una grande fortuna.
Proprio per questo, l’augurio più grande che faccio a tutti per questo Natale e in generale per queste feste, è quello di celebrare le persone che abbiamo intorno e onorare le persone che abbiamo perso, vivendo al massimo ciò che abbiamo, con uno sguardo fiducioso verso il futuro!